sabato 20 novembre 2010

Tra Saviano e Maroni...


Premetto subito che non voglio schierarmi nelle tifoserie tra i pro e contro Saviano. Per me è una persona alla quale va tutto il nostro rispetto, gratitudine e senso di riconoscenza per tutto quello che ha fatto e che farà nei confronti della mafia.
Non voglio che si ripeta la stessa sorte che toccò a Falcone, odiato da vivo e osannato da morto da quelle stesse persone che avevano detto e scritto peste e corna contro di lui. Quindi sono schietto e sincero: W Saviano ora et semper ma...
Ci sono tante cose che non mi piacciono e che naturalmente non condivido: il narcisismo televisivo, la parzialità dei monologhi.
L'ho bastonato quando credevo che avesse esagerato e quando si atteggia a tribuno della plebe con la presunzione di avere sempre la verità in tasca.
Non condivido la sua scelta di sottrarsi al confronto, al dibattito con altre persone autorevoli che ne sanno almeno quanto lui sulla mafia.
Non mi è paiciuto questo suo schierarsi nettamente a sinistra per compiacere il suo popolo di riferimento, il suo far parte per forza della sinstra perchè è cool ed è figo essere di sinistra più che esserlo di destra, sopratutto una destra Berlusconiana.
Non seguo in televisione il suo programma perchè non lo ritengo interessante e perchè non sono un abituale tv watcher ma seguo ciò che succede dietro e mi sono fatto una mia opinione.
In questo post vorrei soffermarmi sulla polemica tra Saviano e il ministro Maroni.
Saviano da sempre dice cose che tutti sanno ma che nessuno scrive ed ha una capacità di documentazione straordinaria come dimostra il suo best seller Gomorra.
Nell'ultima puntata ha detto che la n'drangheta fa affari al nord, in Lombardia sopratutto, che anche al Nord dunque è presente la mafia e non solo al sud, che anche al nord, nella bianca Lombardia ci sono politici che sono collusi con la mafia, che prendono le tangenti, che fanno le raccomandazioni, che taglieggiano i negozi e le aziende sopratutto nel movimento terra e nell'edilizia.
Bene a Saviano nonostante queste cose si sapevano!
Ma la cosa mi ha fatto lo stesso piacere perchè sono stanco di vedere fiction, di vedere film, di leggere romanzi ambientati in sicilia e nel sud dove non fanno altro che collegare la mafia al territorio meridionale e in particolare a quello siciliano.
Sono stanco e per questo se una volta all'anno c'è una persona che dice di fronte a 9 milioni di spettatori e a chiare lettere che la mafia fa affaroni al nord, a Milano e in Lombardia, non penso che sia da criminalizzare perchè in caso contrario i siciliani dovrebbero boicottare il "Padrino" e i "Sopranos" e denunciare Francis Ford Coppola!
La cosa che mi ha fatto andare i bestia è che Saviano ha commesso lo stesso errore della scorsa puntata dove ha messo in cattiva luce Alfredo Galasso, facendo vedere un filmato dove litigava con Falcone durante una trasmissione inducendo così il telespettatore a pensare che quel Galasso fosse uno dei traditori di Falcone quando Alfredo Glasso è stato un grande magistrato che combattè la mafia quanto Falcone, che difese i familiari delle vittime di Ustica e le famiglie delle vittime di mafia durante il maxiprocesso di Palermo istruito peraltro dal famoso Pool.
Detto questo Saviano, parlando della n'drangheta al nord, ha facilmente accostato la Lega nord alla malavita, e Maroni dunque è stato, anche se indirettamente, chiamato in causa in quanto espressione di quel partito che Saviano dice di essere più o meno colluso, di essere in parte responsabile per le infiltrazioni mafiose negli appalti delle regioni settentrionali.
La cosa che non sopporto è che in questo genere di trasmissioni non ci sia un contraddittorio, un altra persona che dica la sua, che cerca di difendersi.
Così sembra un processo dove c'è il pubblico ministero ma non l'imputato: un processo mediatico insomma!
E' facile come fa Saviano, è facile dire che "chi ce l'ha con me è contro di me, chi ce l'ha con me è un Sandokan o uno Schiavone e fa il gioco della malavita". Così è facile, caro Saviano.
Adesso Maroni ha dovuto, dopo ripetute pressioni e convincimenti, faticare tanto per ottenere una presenza che farà ancora aumentare l'audience e arricchire Berlusconi visto che la Endemol, la società che produce il format, è di sua proprietà, anzi della sua famiglia e delle sue figlie!
Maroni ha dovuto arrestare il boss Schiavone per essere invitato e sicuramente ribatterà colpo su colpo alle accuse lanciate dallo scrittore.
Ma trattare male Maroni e la Lega, un partito che è al governo, un governo che con l'aiuto di magistrati e forze militari più di ogni altro ha fatto contro la mafia, equivale a spezzare il fronte comune contro la mafia..facendo paradossalmente il gioco della mafia.
La stessa accusa che rivolgevano a Leonardo Sciascia quando criticava l'eccessivo protagonismo di alcuni magistrati antimafia. A Sciascia gli rimproveravano il fatto che se criticava l'antimafia, la mafia si rafforzava.
Non è lo stesso paralogismo nei confronti di Saviano? Se critica l'antimafia dei fatti di Maroni non fa un favore alla mafia?

2 commenti:

  1. ...........Io dico che Questo Saviano va molto rispettato e fra l'altro credo che ha dimostrato tantissimo coraggio, insomma un vero uomo con le "palle",scusate.Ma credo anche che si è montato un pò la testa,è cerca il palcoscenico con facilità e spero mi sbaglio , ma finirà in politica ( ovviamente a Sinistra ),bruciando gran parte del bel lavoro che ha svolto.
    Saluti Nando B. Vitanza

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  2. Caro Fabio, innanzitutto credo che non sia esattamente corretto giudicare un programma, o una persona quando questo non si è visto. Andare alla fonte dei fatti e non riportare ciò che altri dicono è quello che dovresti cercare di fare da buon blogger.
    Se avessi seguito il programma, avresti potuto contare quante volte (specialmente nella prima puntata) Saviano critica e si scaglia contro la sinistra e quante altre volte, nel corso delle puntate, si scaglia contro la classe politica, indipendentemente dal fatto che sia di destra o di sinistra. Non c'è nessun schieramento a sinistra e non credo che il suo popolo di riferimento sia la sinistra, ma piuttosto tutti coloro che sono stanchi di una classe politica che nonostante condanne e processi vuole gestire la cosa pubblica.
    Quando Saviano ha parlato dei rapporti mafia-politica al nord, non credo che stesse dicendo qualche cosa d’insensato. Di certo non stava criticando le operazioni antimafia del governo. Nessun accenno o allusioni all'operato del ministro Maroni. Nessuna critica all'antimafia di Maroni. Quindi mi chiedo: 1. per qual ragione il caro ministro si è sentito toccato dal discorso di Saviano? 2. se veramente credeva che Saviano stesse a raccontare storielle, data la gravità delle affermazioni, perché nessuno sporge denuncia contro di lui?
    E comunque, il ministro Maroni ha tutti i giornali e telegiornali a disposizione per dire quello che pensa. Il fatto che la sua presenza sia stata IMPOSTA in una trasmissione televisiva ti fa capire quanto la politica sia capace di manipolare i mezzi di comunicazione di massa. Inoltre, non credo proprio che il tuo caro presidente conosca la parola contraddittorio o confronto, dato che in genere si passa il tempo telefonando al signor Floris, gridando le sue ragioni e riattaccando la cornetta proprio quando dovrebbe esserci il contraddittorio.

    Ed infine una nota su Sciascia. Sciascia definì proprio Paolo Borsellino come un professionista dell'antimafia, accusandolo di far carriera sfruttando i suoi successi nella lotta alla mafia. E quando la commissione antimafia prese le difese e accusò/criticò lo scrittore, Sciascia trovò il sostegno di tutte le forze politiche.
    Credo che sia giusto e doveroso non utilizzare questa triste definizione di Sciascia, frutto di una visione miope e distorta, in rispetto di chi ha sacrificato o ha messo a rischio la sua vita nella lotta alla criminalità organizzata.

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