domenica 6 gennaio 2013

Lorenzo Colonna-Preti candidato per FARE al Senato della Repubblica

FERMIAMO IL DECLINO

Un Manifesto per le IDEE e per il FARE, l 'economia, la competenza. Questo è l'incipit della campagna elettorale con la quale il candidato al Senato Lorenzo Colonna Preti ha dato il via ufficiale alla corsa.

ISSUES
Attenzione ai temi economici, ma anche sulle micro tematiche del calcolo del volontariato ai fini del PIL nazionale, proposte sulle dismissioni del patrimonio pubblico per la riduzione del debito, cultura del proattivismo di fronte al fallimento, rischio, responsabilità individuale, l'accento sulle competenze, paragoni storici e analogie col presente.
Tutti ingredienti che hanno fatto da contorno all'azione capillare e territoriale dello stesso candidato che al mattino del Sabato era ai gazebo per la raccolta firme e per diffondere e far conoscere questo nuovo movimento antitasse e liberista ideato e promosso dal vulcanico e famoso giornalista/economista Oscar Giannino.

CAMPAIGN STAFF 
Lo staff della campagna elettorale, composto da persone di ogni fascia d'età sta mettendo a punto una serie di azioni tese a far circolare delle idee concrete sui vari issues. Il gruppo facebook Lorenzo Colonna Preti candidato per FARE al Senato della Repubblica vanta già numerosissimi aderenti (molti gli amici che appoggiano l'iniziativa anche se non possono esprimere la preferenza a causa della diversa residenza).
"E' presto per tracciare una proiezione ma i primi feedback sono positivi in termini di partecipazione e risposte sui punti affrontati" spiega Rocco Mela, il Campaign Communications Director. 29 anni, Laurea in Scienze Politiche, qualifica di giornalista pubblicista, giovane costretto a lasciare l' Italia per lavorare in Francia e Inghilterra ma che adesso è tornato rimettendosi in gioco dando una mano a Lorenzo. "Come sottolineato anche dallo stesso Lorenzo" continua, "la difficoltà principale sta nell'avvicinare i giovani e far conoscere FID perchè nonostante lo stupore iniziale, una volta mostrato le idee, la reazione è molto positiva. Diciamo che la pochissima, quasi nulla, esposizione mediatica di cui (non) gode FID non aiuta a penetrare negli ambienti giovanili che storicamente non vengono raggiunti dalle news sulla politica causa disinteresse, pigrizia o semplicemente delusione".

Quale sarà la vostra tabella di marcia? 
"Abbiamo una serie di iniziative: dalla pubblicazione di un Manifesto delle IDEE creato grazie al contributo degli iscritti, alla campagna "100 idee in 100 ore" che porterà alla stesura di quanto viene fuori dai brainstorming e dai briefing quotidiani del candidato. La presentazione ufficiale della candidatura e della lista Venerdì a Milano, presenza costante sul web e sui social network ma anche sul territorio,  sul porta a porta come fatto sabato mattina a Varese dallo stesso candidato, sono tutte azioni in cima alla priority list per una maggiore visibilità a lui e a FID. Si proseguirà con qualche intervista a dei blogger che hanno espresso il loro interesse e idee, idee e idee, anche provocatorie ma idee, perché come amiamo ripetere: il declino non si ferma con le parole".

Cosa rispondete a chi vi accusa di essere catastrofisti, dei "declinisti" cronici appunto?
La sua domanda è un invito a nozze perchè nella azioni che menzionavo prima avevo dimenticato quella più importante: la redazione di un elenco che evoca tutti i primati in campo economico e sociale che un paese come il nostro può ancora fregiarsi, le posizioni di nicchia conquistate dalla nostre piccole e medie imprese, la vera spina dorsale della nostra economia, il ruolo dei vari distretti industriali, la speciale classifica redatta da Eurostat che annovera ben 9 delle nostre regioni nello speciale ranking delle 40 regioni europee più ricche, classifica che gli sfascisti francotedeschi non ci fanno mai vedere, è lì a dimostrarlo.

Siamo sicuri che sia davvero così? 
Prendiamo il curriculum di Lorenzo e facciamolo "parlare". Secondo voi è uno che si è messo a recitare la parte della Cassandra tipica dei veri sfascisti e di quelle persone che per decenni sedevano in parlamento dicendo che tutto sommato le tasse erano bellissime o si è speso rimboccandosi le maniche dalla Spagna, al Libano, passando per Israele  Lorenzo, come anche FID, lancia l'allarme, ma non lo fa con le parole, lo fa con i fatti dell' impegno attivo.
Da Newton in poi, le mele non cadono in salita, cadono in discesa: ciò che viviamo adesso è colpa di chi c'era nel 2011, nel 2008, nel 2006 e così via. Così: Via!



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