martedì 22 giugno 2010

ATTENTI ALL’ AMMINISTRATORE (MORALIZZATORE)!


LE TASSE, IL GOSSIP E LA MORALE: LA SPECIALITA’ DELLA GIUNTA COMUNALE

Li abbiamo beccati, il vasetto è lì, ancora aperto. E loro, golosoni, si stanno ancora leccando gli ultimi resti del vasetto. Li abbiamo sorpresi in flagrante mentre facevano mutui all’impazzata e prestiti capestro. Loro che cosa fanno per difendersi? Confessano? Abbassano gli occhioni e la testa in segno di vergogna? No. Loro, come d’abitudine, ribaltano la frittata. Questa volta è un po’ difficile riuscire nell’intento visto che hanno ancora le mani sporche di marmellata, ops... di mutui.

Il gruppo “Con i giovani per San Marco”, nell’articolo pubblicato da GL Press ha riportato dei dati reali, tratti da una delibera del consiglio comunale, ma la vittoriosa compagine delle scorse elezioni invece di informarci e spiegare, sempre se possibile, la situazione economica del nostro comune, si è limitata a rispondere con argomenti superflui ed allo stesso tempo inutili.

Mentre loro scrivevano sui gossip di qualche giovane aluntino noi leggevamo la delibera n° 21 del 28/04/2010 con la quale gli amministratori stanziavano 61 mila euro per “programmi di incarichi, studi e consulenze a professionisti del settore”.

Oltre a chiedere per tre anni agli anziani di pagarsi l'assistenza domiciliare, ci hanno aumentano l'addizionale comunale e con i soldi dell'aumento fatto sulla pelle degli aluntini, hanno dato consulenze d'oro agli amici e incarichi profumati ai professionisti!

Per quanto riguarda l'innegabile afflusso del 2 giugno, bisogna evidenziare che questo va a compensare il netto calo di presenze turistiche accusato in questi ultimi anni soprattutto per quanto riguarda il settore delle gite scolastiche. Inoltre, così come il Palio dell’Assunta del 15 agosto, tali manifestazioni fortunatamente hanno avuto successo perché sono stati i privati a prendere l’iniziativa; e meno male, perché altrimenti loro mettevano il pentolone in piazza e calavano maccarruna o davano pani cunzatu: la loro specialità!

I tagli ai fondi li hanno subiti tutte le amministrazioni, ma hanno sempre garantito gli stipendi, se loro non sono capaci di fare ciò, sono pregati di fare le valigie e tornarsene a casa.

Lo stipendio, come lo attendono “alcuno” dei nostri genitori, lo attendono anche molti dei loro stretti parenti assunti. Tentano di prendere in giro la cittadinanza dicendoci che con 200 euro di indennità al mese pagano i 600 mila euro d’interessi sui mutui: ci ricordano Totò che cerca di vendere la Fontana di Trevi al turista americano!

Se le strade esterne, per anni impraticabili si sistemano è sicuramente un bene per tutto il paese e quindi anche per noi, infatti “Gli Sherpa” avevano spesso trattato il problema in diversi numeri del Vox Populi anche durante la guida dell’amministrazione precedente; ma si sistemano tutte le strade o solo quelle che portano alla villetta di qualche amico? Rispondere facendo riferimento ad argomenti personali è da ignoranti ed è una mancanza di rispetto, soprattutto se si utilizza un mezzo di comunicazione mondiale. Potremmo parlare anche noi della vita privata o dei vizi di qualche amico amministratore, ma la nostra cultura non scende a tali bassezze.

Noi vogliamo semplicemente il bene del nostro paese e pertanto è normale evidenziare o chiedere delle informazioni su argomenti che gran parte dei cittadini sconoscono.

Speriamo che la prossima risposta da parte dell’amministrazione, se ci sarà, sia di chiarimento ai nostri dubbi e non un altro insulto alle nostre vite di coppia o alla fatica che facciamo ogni giorno per portare avanti un lavoro, anche distante dal nostro amato paese, per poter sopravvivere con un po’ di dignità. La nostra è politica, se siete in grado di rispondere fatelo con argomentazioni valide altrimenti per gli scoop c'è sempre "Chi" o "Novella 2000".

Ricordiamo inoltre all’amministrazione che il gruppo “Con i giovani per San Marco” purtroppo non ha avuto la possibilità nemmeno di fare opposizione, quindi il nostro silenzio sarebbe dovuto essere coperto dalla voce di qualcun altro. Nella campagna acquisti delle prossime elezioni potremmo anche attingere dal vostro gruppo, ne avete perso un paio per strada rispetto a quattro anni fa... si che voi siete capaci di mettere Di Pietro e Berlusconi insieme.

Per noi è sempre meglio morire politicamente in piedi piuttosto che vivere come voi in ginocchio.

mercoledì 9 giugno 2010

TUTTI I DEBITI DELL'AMMINISTRAZIONE



Leggendo la delibera del consiglio comunale del 28 aprile 2010 sull'approvazione del bilancio 2010 da parte del nostro consiglio vi è l'intervento del Revisore del Conto, Dr. Giuseppe ARICO’, "illustrando il proprio parere favorevole ed insistendo sulla necessità di recuperare i canoni pregressi".

Per canoni pregressi si intende tutte le tasse riferite agli anni precedenti che il Comune ha diritto a riscuotere ma non lo ha ancora fatto.

Quello di chiedere i soldi ai cittadini è un mestiere che non vorrebbe fare nessuno.

L' amministrazione non lo fa perchè politicamente è costoso e infatti può essere dannoso chiedere di pagare alcune utenze degli anni passati ad un anno esatto dalle prossime elezioni comunali.

Perchè il Revisore del Conto ha incitato l'amministrazione ad agire su questo fronte?

Gira e rigira andando a spulciare alcuni conti nel bilancio recentemente approvato viene fuori che il nostro comune ogni anno ha delle spese per interessi su mutui e prestiti vari pari a 600 mila euro.

Ogni anno quindi il nostro comune deve pagare 600 mila euro di interessi che vengono presi dal bilancio o si chiede al servizio tesoreria un prestito sotto la voce "anticipazione di cassa" che non è altro che chiedere alla Banca di prestare soldi per pagare interessi.

L'Italia si sa è una delle più grandi nazioni fortemente indebitata e si calcola che ogni cittadino italiano che viene alla luce abbia già 28 mila euro di debito dello Stato, mentre a San Marco se dividiamo 600 per 2145 viene fuori che ogni cittadino aluntino ha sulle proprie spalle circa 280 euro!

Calcoli economici a parte, ciò che merita di essere sottolineato è la straordinaria facilità e la disinvoltura con la quale il nostro comune accede a prestiti e mutui.

Ultime in ordine cronologico sono la delibera n° 192 con la quale si chiede un prestito di 18.287 euro per la "manutenzione straordinaria strada provinciale S.P. 160 tornanti all' interno del Comune".

Pochi giorni dopo si richiede un altro prestito di 86.000 euro per "manutenzione straordinaria Impianto di Illuminazione via cappuccini, c/da Landro, S. Marina, Genovese", e infine con la delibera n° 190 si chiede il prestito di 88.731 euro per "la realizzazione di bagni pubblici e cimitero".

Come direbbe Giorgio Mastrota possiamo pagare per 20 anni, ogni 6 mesi e tutto in 40 comode rate in quanto ogni prestito contratto ha la durata di 20 anni.

Tutto in regola ed alla luce del sole, ogni singolo prestito è autorizzato dalla CDP (la cassa depositi e prestiti), e ha il sigillo della certificazione del Revisore dei Conti.

La delibera n° 189 chiede il prestito di 34 mila euro per "l' intervento sulla rete idrica per antincendio in c/da Badia".

La propensione di questa amministrazione a contrarre debiti non si ferma certo a questi esempi.

Dal 2007, anno in cui siamo nel mezzo dei fasti e lussi delle notti bianche e cantanti napoletani il comune contrae un mutuo di 49.000 euro che scadrà nel 2017 ad un tasso del 4,67%.

Nel 2008 anno delle sagre e delle magnifiche calate di maccarruna si accede ad un altro mutuo, questa volta l'interesse annuo è al 4,12% e si calcola di un rimborso anuale di 40 mila euro con scadenza decennale.

Tutto autorizzato e tutto certificato dagli organi di controllo preposti.

Il risultato è che il plafond disponibile di ogni comune dal quale poter attingere e contrarre prestiti in eventi straordinari ed emergeziali risulta essere vuoto e se malauguratamente un'altra frana paralizza una strada vi sono pochissimi strumenti finanziari ai quali ricorrere.

In tempi di sconvolgimenti finanziari ed economici anche i comuni hanno dovuto subire radicali cambiamenti nelle proprie possibilità di spesa.

Con le nuove novità introdotte dalla manovra finanziaria si danno ai Comuni più poteri in materia di lotta all'evasione fiscale e il così chiamato federalismo demaniale ovvero la possibilità di vendita da parte del comune dei propri immobili (in realtà prima vietato poichè sottoposti al vincolo demaniale, cioè dello Stato).

Sulla vendita di immobili l'anno scorso il comune ha incassato 40,000 euro, una cifra relativamente scarsa per un contesto relativamente poco "ricco".

Sulla lotta all'evasione la misura pensata è quella di condividere una percentuale di introiti che il comune riesce a far emergere, una sorta di compartecipazione al gettito scoperto applicando il principio: più il comune lavora ed accerta l'evasione più soldi avrà.

Un compito non facile per nessuna amministrazione ma i tempi stringono e le finanze piangono. Riusciranno i comuni a creare una sorta di Ufficio Recupero Crediti dove si dovrebbe occupare di recuperare i crediti che l'amministrazione vanta nei confronti di terzi?

Potrebbe essere una soluzione?

Quanti sacrifici in termini sociali e politici i cittadini e gli amministratori dovranno subire per ottemperare a questo nuovo principio fiscaltremontiano?

Tornando alla nostra facilità tutta Aluntina nel contrarre prestiti e mutui, lasciando la figuraccia che abbiamo fatto davanti agli organi di informazione per le presunte generose consulenze elargite nel corso degli anni, vale la pena ricordare che questi mutui rappresentano una boccata di ossigeno alle nostre finanze nel medio periodo perchè permettono investimenti senza i quali non sarebbero potuti essere fatti.

Ciò significa lavoro, occupazione, consumi. Nel medio periodo va bene ma nel lungo termine?

Può il nostro comune sopportare il peso di 600 mila euro all'anno (nel 2009 sono stati 700.239 euro) di interessi?

Questi soldi che vengono a mancare rappresentano una partita di giro (o una presa in giro come dir si voglia): soldi che escono in interessi, soldi che entrano in investimenti e finanziamenti.

Ma la somma non fa zero e il pareggio di bilancio è solo un miraggio.

La verità è che poi per costruire od asfaltare una strada di campagna in più mancano i soldi per un'emergenza, un asilo nido con personale, un progetto turistico credibile e programmato, delle strutture ricettive in grado di sostenere la domanda turistica, dei servizi in grado di accompagnare e indurre in turista a rimanere e a spendere, un 'imprenditoria giovanile pronta a scommettere su se stessa, un piano urbanistico arredato e coordinato tra i vari esercenti.

Tutto questo è possibile con una classe dirigente lungimirante, noi ci ritroviamo una classe dirigente fatta di persone con esperienza, che affonda la propria passione politica nelle radici delle sezioni di partito, persone serie, padri di famiglia, conoscitori nel proprio piccolo dei meccanismi delle conoscenze a livello regionale/provinciale, nel modo di poter attirare un finanziamento, nel modo di corteggiare il potere, nella capacità di stabilire relazioni personali ed istituzionali con i centri del potere decisionale.

Il vessillo sul quale hanno scritto la loro propria forza politica era la parola magica: Esperienza; Cosa potevamo fare noi di fronte all'esperienza che includeva conoscenza, capacità di affrontare emergenze, testa sulle spalle, tempo a disposizione, impegno e sacrificio, rete di amicizie, agganci, onorevoli ministri, onorevoli segretari delle sezioni di partito, anni di amministrazione alle spalle: esperienza e finanziamenti a pioggia.

Tempo fa questa nuova rinascita dell'azione amministrativa si chiamava finanza elettorale, ci si accinge a votare di nuovo ed improvvisamente si da una tinteggiatura alle ringhiere e ai pali dell'illuminazione elettrica.

Nello stesso tempo ci ritroviamo con mutui e prestiti che graveranno sulle spalle nostre e delle future generazioni con bilanci pubblici dilapidati.

Certo non è il film che ci avevano raccontato di girare a San Marco, in questo modo siamo capaci tutti, perchè un conto è amministrare facendo debiti un altro amministrare avendo debiti.

Si pensa che chi verrà dopo pagherà come si è sempre fatto: prima o poi quando si firma una cambiale finisce la vacanza e arriva la scadenza!

Forse in cuor loro non si è più sicuri di esserci di nuovo e su questo l' amministrazione si comporta come Saddam Hussein che bruciava i pozzi di petrolio prima dell' invasione degli americani...









martedì 1 giugno 2010

Giù le mani dalla Caserma


Nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della scuola Ufficiali a Roma, il Comandante Generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, ha rilasciato questa dichiarazione: "L'Arma si accinge ad avviare un progetto che consentirà di incrementare progressivamente il numero delle stazioni che assicurano il servizio di apertura al pubblico nelle 24 ore “.

In parole povere il Comandante Generale vorrebbe una presenza continua e capillare sul territorio da parte dei Carabinieri.

Tutto bello se non fosse per il fatto che il nostro comune, San Marco d’Alunzio, sta rischiando seriamente di non avere più una stazione locale dei Carabinieri.

Il canone di affitto che permette all’Arma di avere la sede dei propri uffici è in scadenza e non si è ancora proceduto al rinnovo né a discutere di un eventuale prolungamento a causa di una questione economica che l’attuale proprietario si riserva di esporre.

Il problema maggiore riguarda l’affitto degli attuali uffici e la mancanza di una sede alternativa dove poter sistemare il Comando militare locale.

Con questa lettera si vuole sollecitare l’Amministrazione Comunale, l’opposizione consiliare e i cittadini su questa importante questione in modo da premere sulle autorità al fine di intraprendere tutte le strade per raggiungere una soluzione e garantire quindi la serenità agli Aluntini.

Di seguito poniamo alcune domande:

L’Amministrazione Comunale ha reso nota la disponibilità da parte del comune di assumersi l'onere finanziario e logistico di offrire uno dei propri locali e/o uffici idonei per trasferire la Caserma?

L’Amministrazione Comunale è consapevole del rischio trasferimento che la Caserma sta correndo? L’Amministrazione Comunale ha coinvolto l’opposizione consiliare per discutere della questione?

L’Amministrazione Comunale ha provveduto ad informare i cittadini sullo stato delle cose?

Noi crediamo che da sempre i Carabinieri di San Marco d’Alunzio hanno svolto e continuano a svolgere un ottimo lavoro a livello investigativo e di repressione dei fenomeni di microcriminalità, rappresentando negli anni una forma di tutela verso la popolazione.

Noi crediamo che la battaglia per mantenere il presidio militare appare ormai non più rinviabile per due motivi:

A) Per evitare che senza la Caserma il nostro piccolo centro montano diventi una zona franca, un’ oasi, un covo dove vige l’impunità e tutti si sentirebbero in diritto di fare ciò che gli pare.

B) Per dare un immagine di autorità alla cittadinanza alla luce anche dei ripetuti furti verificatisi negli ultimi anni in paese.

Con questo appello chiediamo al Sindaco la convocazione urgente della propria giunta al fine di adottare una strategia che coinvolga il Comandante della Stazione dei Carabinieri, il Prefetto di Messina, rappresentanti dell’opposizione consiliare per discutere seriamente della questione.

La nostra proposta è quella di cercare di discutere davanti al Prefetto la buona volontà del Comune nel reperimento di un locale idoneo ad ospitare i militari dell’arma, facendo leva non solo sul diritto di ogni Aluntino a essere tutelato ma anche sulla vocazione turistica del nostro paese, l’assenza della quale potrebbe causare nei periodi estivi problemi di ordine pubblico col conseguente danno economico e di immagine.

Tempo fa Rometta ha corso lo stesso rischio e l’allora Prefetto Profili ha garantito che l’affitto dei locali sarebbe stato pagato direttamente dal Ministero.

Le realtà sono diverse ma crediamo fermamente che piuttosto che rimanere immobili e sperare che qualcosa accada, per il bene della collettività, della sicurezza sociale e della tranquillità che da anni ha rappresentato il punto di forza del nostro Paese le autorità si muovano in collaborazione e in concerto su temi delicati come questo. .

Il “Nuovo Gruppo Con i Giovani per San Marco” rimane fiducioso nello spirito di collaborazione e di interesse che animano le autorità civili, tuttavia, nel caso riscontrasse scarso impegno e poca volontà nell’affrontare la questione, si riserva la facoltà di attivare un Comitato di Protesta Civico per raccogliere firme e petizioni per fare pressione sugli organi istituzionali provinciali preposti.

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