lunedì 25 aprile 2011

Massimo Riserbo!


Massimo Ciancimino è accusato di truffa e calunnia pluriaggravata nei confronti di Gianni De Gennaro, il superpoliziotto attuale capo del DIS (servizio segreto civile italiano).
Ciancimino avrebbe falsificato il pizzino nel quale avrebbe dovuto esserci la prova definitiva che De Gennaro favoriva la mafia (dopo un'accurata perizia calligrafica disposta dalla stessa Procura e gli accertamenti della polizia scientifica hanno consentito di individuare la falsificazione).
Ciancimino è stato arrestato mentre tutto beato e felice andava con la sua scorta a Saint Tropez a farsi le vacanze di Pasqua.
Francesco Caruso, Questore di Palermo, aveva a suo tempo espresso dubbi sull'opportunità di assegnare la scorta a Ciancimino date le pesanti ombre sulla sua attendibilità (fu sorpreso al telefono in un intercettazione con un affiliato di una cosca calabrese mentre diceva cose del tipo “Io ormai sono come Mastrota, fra un po’ vado in tv a vendere le pentole… Faccio tutto! Le cose vanno stra-bene, comunque va bene… quando tu senti cose mie in televisione, tu fottitene!)”.
Cose insomma che i procuratori speravano non dicesse, ma le ha dette e per questo la sua credibilità è iniziata a scricchiolare.
Nonostante tutto, il Dipartimento che si occupa delle asegnazioni delle scorte (UCIS), ha stabilito la necessità e ha confermato la scorta.
Ciamcimino Jr ormai era diventato una star per le cose che diceva contro tutti, da Berlusconi a Dell'Utri fino a De Gennaro.
Si capisce perchè Cincimino è diventato, nel giro di pochi anni, una star, anzi una guest star, negli studi e nelle trasmissioni televisive in qualità di ospite incredibilmente ascoltato come un oracolo da Santoro e ovviamente da Marco Travaglio.
La cosa con la quale si può ridere e scherzare è che l'arduo compito di arrestare Massimo Ciancimino è toccato proprio ad Antonio Ingroia.
Conoscete Antonio Ingroia? Non vi annoierò descrivendo la sua storia, si tratta comunque di un magistrato molto influente e molto bravo.
Oltre ad essere un allievo di Falcone e Borsellino ha ereditato un difficle compito, quello di prendere in carico uno degli uffici giudiziari più scottanti e difficili d'Italia.
Antonio Ingroia, immortalato (io però non sono riuscito a vederlo) dietro al capitano Zanetti mentre alza la Champions League al cielo nella notte di Madrid, svolge ed assolve il suo ruolo con buoni risultati, peccato però che parla troppo, va nelle adunate e incita la folla e le piazze facendo comizi contro la riforma della giustizia e contro Berlusconi ovviamente e per questo si è beccato un bel due-giorni di Radio Londra di Ferrara che lo sculacciò perbenino.
Dicevamo che Ingoria ha dovuto arrestare Ciancimino ma ironia della sorte, un anno prima, fu lo stesso Ingroia che scrisse la prefazione dell'ultima fatica letteraria intitolato "Quarto Livello" dove diede il suo contributo alla diffusione del libro del pentito.
Nel capitolo “Padri e figli” del suo libro “Nel labirinto degli dei” (Feltrinelli, 2010), Ingroia raccontava: “Dal primo incontro ho capito che Ciancimino jr era fatto di tutt’altra pasta. Tanto il padre era ombroso, tanto il figlio Massimo è gioviale. Non ho mai visto il padre abbandonare l’espressione adirata”.
"Massimo Ciancimino è “molto ‘americano’, uomo dei media e per i media, nel bene e nel male e per una metamorfosi mediatica, oggi il figlio di Ciancimino è arrivato a diventare quasi un’icona dell’antimafia”.
Hai capito l'Ingoria?
Adesso che l'idolo è caduto perchè abbattutto dallo stesso magistrato che lo aveva portato sugli altari le cose diventano imbarazzanti.
Imbarazzante innanzitutto per Santoro che da anni lo invita nel suo studio e permette di dire frasi mezze fatte, allusioni, semi rivelazioni.
Ovviamente il tutto mirato a "mascariare" chi? Indovina indovinello? Berlusconi, Dell'Utri, Mario Mori, Nicola Mancino, Saverio Romano e Gianni De Gennaro.
Adesso però Massimino è considerato un "cacciaballe". Sì', proprio così, quel cacciaballe che fino ad una settimana fa veniva invitato dai giornalisti organici alla procura a presenziare al festival del giornalismo di Perugia.
Quel cacciaballe al quale scrivevano le prefazioni dei libri e adesso si ritrovano ad essere imbarazzati; ma saranno abbastanza imbarazzati?

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