domenica 12 settembre 2010

Il bisogno del Pallottoliere...!


In merito al manifesto contro i Giovani che gli attuali amministratori hanno pubblicato un paio di mesi fa al quale non abbiamo voluto rispondere tempestivamente per dargli il tempo di ravvedersi e ritornare sui loro passi chiedendo scusa a noi ed alla cittadinanza per l'arroganza e per la falsità delle cose che hanno scritto, siamo obbligati ancora una volta ad intervenire per sbugiardarli.

Innanzitutto per dovere di informazione dobbiamo dire che gli amministratori del nostro paese sono affetti dalla mitomania.
Mitomane è colui che su un particolare vero costruisce un quadro falso. Dunque è vera la cifra dei 53,738,00 euro che loro hanno menzionato ma è falso che rappresenta la quota che loro pagano annualmente per onorare gli interessi sui mutui e prestiti. Ci hanno corretto alcune cifre che noi abbiamo preso sia da una loro delibera di approvazione del bilancio d'esercizio del 28 aprile 2010 a pagina 26 e che riportiamo qui sotto:

Entrate correnti (Titolo I, II, III) Euro 2.538.313,91
Anticipazione di cassa Euro 623.658,16
Percentuale 24,57%

sia dai dati che il ministero dell'Interno pubblica ogni anno e sempre consultabili su questo sito web http://www.finanzalocale.interno.it/sitophp/showQuadro.php?codice=5190480780&tipo=CO&descr_ente=SAN+MARCO+D'ALUNZIO&anno=2009&cod_modello=PCOU&sigla=ME&tipo_cert=P&isEuro=0&quadro=03

SPESE PER RIMBORSO PRESTITI
Codice Importo
Rimborso per anticipazioni di cassa 610.161,00
Rimborso di finanziamenti a breve termine 0
Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti 53.738,00
Rimborso di prestiti obbligazionari 0
Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali 0
TOTALE TITOLO III 663.899,00


Da queste tabelle si evince proprio che il nostro Comune, nell'anno 2009, chiede un 'anticipazione di cassa ogni anno dal valore di 610,161,00 euro (se c'è stato errore da parte nostra è stato quello di farvi uno sconto di 10 mila e 161 euro poiché avevamo scritto per comodità 600mila) + 53.738,00 che è il dato da loro pubblicato e che trova conferma. Attenzione: il tutto alla voce “Spese per rimborso prestiti”.
http://www.finanzalocale.interno.it/sitophp/showQuadro.php?codice=5190480780&tipo=CO&descr_ente=SAN+MARCO+D'ALUNZIO&anno=2009&cod_modello=PCOU&sigla=ME&tipo_cert=P&isEuro=0&quadro=06

La cosa trova peraltro conferma anche nella delibera della giunta comunale dell'8 gennaio 2010 dove si legge: “gli enti locali possono utilizzare, in termini di cassa, le entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti anche se provenienti dall’assunzione di mutuo con istituti diversi dalla cassa depositi e prestiti per un importo non superiore all’anticipazione di tesoreria disponibile ai sensi dell’art.222; [….] Di prendere atto che per l’esercizio 2010 l’anticipazione di tesoreria attivabile dal Comune risulta pari ad Euro 300.617,08”.
Dunque nell'anno 2010 chiederanno alla filiale della banca di Longi un'anticipazione di 300,00 mila euro nel caso di assunzione di mutui e prestiti con enti diversi dalla CDP (abbreviazione per Cassa depositi e prestiti) mentre nel 2009 ne hanno chiesto 600 mila per lo stesso motivo. Nella risposta pubblicata dal sito online GL Press inizialmente gli amministratori hanno ammesso questo ricorso all'anticipazione di cassa per i prestiti, ma successivamentre sono stati presi per le orecchie da persone più scaltre e hanno rilanciato accusandoci di sbagliare cifre. Non sono dei mitomani?
Una cosa deve essere chiara: non abbiamo voluto noi questa guerra di cifre e numeri che annoiano il lettore e interessa relativamente al cittadino.
Noi non li critichiamo perché chiedono soldi alle banche, sappiamo benissimo che i tempi sono duri e gli enti sono sempre penalizzati dai continui tagli ai trasferimenti locali.
Noi ci eravamo solo soffermati sul fatto che ci sembrava una presa in giro tentare di far credere che con con poche migliaia di euro delle loro indennità, gli amministratori pagavano gli interessi sui mutui, infatti abbiamo smascherato l' ennesima bugia. Noi non vogliamo sapere dove trovano questi soldi, noi vogliamo sapere come spendono i nostri soldi.

Non possiamo lasciare che trattino noi e tutta la cittadinanza da ignoranti e dunque siamo costretti ad un' altra precisazione a proposito dei loro stipendi e del loro utilizzo.

Gli amministratori, nell'ultima risposta, hanno scritto precisamente quanto segue: “12 mesi per 5 anni sommano 200.799,00 euro (duecentomilasettecentonovantanove/00), la cifra che questa amministrazione destina in 5 anni alla collettività, di tasca propria”.
Ahi ahi ahi cari amministratori, come direbbe il buon Mike Bongiorno, siede caduti proprio su...su sui conti! Ecco perché state sfasciando il bilancio comunale!
Se la somma è 200.799,00 e voi dite che il 50% ve lo tenete e l'altro 50% lo versate su un conto di utilità sociale a disposizione della collettività, vuol dire che voi versate alla collettività 100.399,00, precisamente la metà, il 50% . La somma esatta che voi in 5 anni destinate alla collettività è 100.399,00 e ciò vuol dire appena 20,000 (ventimilaeuro/00) euro all'anno.
Dunque anche volendo darvi una possibilità di far credere che pagate i mutui di tasca propria...vi siete buttati la pietra sui piedi, perchè i 20,000 euro all'anno che mettete sul fondo della collettività non bastano neanche per contrarre un mutuo per comprare una panda, altro che bagni pubblici al cimitero!!!
20,000 euro all'anno sono cifre che voi gradualmente con una mano dite che li versate per la collettività ma con l'altra piano piano ve li riprendete. Sapete cari cittadini come se li riprendono?
Si riuniscono giorno 23 Giugno 2010 per la giunta, guarda caso tutti presenti (caso raro), nessun assente come dimostra il resoconto pubblicato agli atti, e si votano a favore un rimborso spettante per legge di euro 700,00 per “liquidazione indennità di missione per amministratori e personale dipendente”. Le famose missioni fuori paese! Ci dicono che di tasca propria pagano gli interessi sui mutui che contraggono ma poi quando fanno il viaggetto a Messina chiedono il rimborso!
Questi amministratori tentano di farci il gioco delle tre carte, quel gioco che caratterizzava le feste patronali paesane fino a qualche tempo fa. Il furbo mazziere, aiutato da vari compari, con l'allettante scusa di una probabile vincita, raggirava il pubblico cambiando continuamente la carta facendo credere al malcapitato di aver vinto. Questa volta, purtroppo, i malcapitati siamo noi aluntini...

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