lunedì 15 febbraio 2010

La Vergogna...scivola sui freni

Questa foto è stata scattata nel corso della conferenza stampa del 5 febbraio 2010. All'apparenza sembra un innocuo saluto, classico del bon ton della tradizione giapponese, ma in realtà, dietro quell'inchino si nascondono delle scuse e dei danni incalcolabili.
Gli esperti di cultura e simboli giapponesi notano che il suo inchino non è profondo come dovrebbe; resta a metà, quindi non esprime vergogna profonda per il lavoro mal fatto, la promessa non mantenuta e l'offesa per aver violato il culto dell'eccellenza.
Si' perchè la persona in questione non è una persona qualsiasi ma si chiama Akio Toyoda e se togliete la "d" e mettete la "t" vi accorgerete che stiamo parlando del presidente della famiglia automobilistica più famosa del mondo: Toyota appunto.
Il nome venne cambiato nel 1936 perchè, trasformando la d in t, suona meglio. in realtà alcuni studiosi dei simboli giapponesi hanno notato che se tu scrivi Toyota in caratteri giapponesi sono otto simboli, un numero quest'ultimo che porta bene perchè significa prosperità, ovviamente nulla è lasciato al caso!

SCUSATEMI!

L' erede si inchina e chiede scusa. Scusa ai clienti, ai lavoratori, ai rivenditori delle concessionarie, agli azionisti che nei secoli di onorata carriera hanno sempre riposto in lui fiducia, chiede scusa al Giappone, all'America, e al mondo intero.
Voi vi chiederete ma cosa ha fatto questo umile e ben ordinato uomo da farsi perdonare davanti al mondo intero?

I FATTI

Tutta colpa di un pedale del freno e di un acceleratore che ha costretto la casa automobilistica che ha sempre fatto della precisione ed affidabilità la propria bandiera e il proprio messaggio universale di qualità e sicurezza ha dovuto ritirare dal mercato .
I numeri sono implacabili: oltre sette milioni di vetture ritirate dal mercato americano, due milioni in europa, ben otto modelli di auto coinvolte, una settimana di blocco delle vendite e della produzione delle linee, trenta miliardi persi in Borsa.
Tutto questo perchè non era stato preso in seria considerazione dall'azienda.

IL PRECEDENTE

All'inizio l' ufficio stampa della casa automobilistica ha cercato di minimizzare la faccenda ricordando che nel 2006 anche la Mercedes ebbe un incidente catastrofico quando la nuova classe A non superò la "prova dell'Alce", essenziale per garantire la stabilità (è un test che si tiene in Svezia su una strada ghiacciata simulando l'arrivo improvviso di un grosso ostacolo).
Ma quello era un solo modello, questo coinvolge un intera gamma.

MADE IN JAPAN: QUALITA'

Questo fatto ha sconvolto il Giappone perchè si sa che è un paese molto sensibile e molto orgoglioso delle prprie virtù e qualità.
E' un paese con un altissimo tasso di suicidi tra gli imprenditori, proprio perchè non si riesce ad accettare l' amara realtà del fallimento.
In Giappone non poche aziende hanno un fondo che gli stessi lavoratori finanziano per aiutare il proprio imprenditore qualora dovesse essere colpito da una crisi e costretto a chiudere.
Non è facile per nessuno assorbire una delusione o un errore davanti al mondo ma nel Sol Levante è preso come una vera e propria umiliazione sbagliare in questo modo.
Loro; loro che avavno sperimentato ed innovato quando i concorrenti si trovavano con l'acqua alla gola, loro che avevano inventato il concetto di lean production ovvero la produzione snella.
Loro he avevano anche creato in tutte le università dell'occidente il corso di laurea in Toyota Management System (in Italia all'Università Bocconi di Milano) per spiegare che è possibile evitare e razionalizzare sprechi e costi superflui.

L' ESEMPIO DI CORREGGIO

Il sistema Toyota è stato anche adottato non solo nelle fabbriche ma era diventato un modello vincente anche nel settore dei beni e servizi e della pubblica amministrazione.
Infatti nel 2009, il comune di Correggio, ha adottato questo modello per mettere insieme le forze, consorziarsi con altri comuni vicini e appaltare beni e servizi nella logica comune.
Così facendo si evitano ogni anno spese enormi per un comune di 20,000 abitanti.
Questo stesso sistema è stato adottato anche dall' ASL di Firenze con tanto di pubblicazione delle assenze e percentuali di presenze di tutti gli impiegati che lavorano al comune di Correggio e presso l' Azienda Santaria Locale di Firenze.

ERRARE UMANUM EST...

Adesso sembra che questo mito sembra infrangersi contro il muro dell'imperfezione umana, proprio quella perfezione che ci porta a sbagliare, come tutti gli esseri umani, d'altronde, anche i giapponesi.

FONTI: Stefano Cingolani, Michele Boroni, Agenzia Reuters e vari link su internet.

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