mercoledì 9 giugno 2010

TUTTI I DEBITI DELL'AMMINISTRAZIONE



Leggendo la delibera del consiglio comunale del 28 aprile 2010 sull'approvazione del bilancio 2010 da parte del nostro consiglio vi è l'intervento del Revisore del Conto, Dr. Giuseppe ARICO’, "illustrando il proprio parere favorevole ed insistendo sulla necessità di recuperare i canoni pregressi".

Per canoni pregressi si intende tutte le tasse riferite agli anni precedenti che il Comune ha diritto a riscuotere ma non lo ha ancora fatto.

Quello di chiedere i soldi ai cittadini è un mestiere che non vorrebbe fare nessuno.

L' amministrazione non lo fa perchè politicamente è costoso e infatti può essere dannoso chiedere di pagare alcune utenze degli anni passati ad un anno esatto dalle prossime elezioni comunali.

Perchè il Revisore del Conto ha incitato l'amministrazione ad agire su questo fronte?

Gira e rigira andando a spulciare alcuni conti nel bilancio recentemente approvato viene fuori che il nostro comune ogni anno ha delle spese per interessi su mutui e prestiti vari pari a 600 mila euro.

Ogni anno quindi il nostro comune deve pagare 600 mila euro di interessi che vengono presi dal bilancio o si chiede al servizio tesoreria un prestito sotto la voce "anticipazione di cassa" che non è altro che chiedere alla Banca di prestare soldi per pagare interessi.

L'Italia si sa è una delle più grandi nazioni fortemente indebitata e si calcola che ogni cittadino italiano che viene alla luce abbia già 28 mila euro di debito dello Stato, mentre a San Marco se dividiamo 600 per 2145 viene fuori che ogni cittadino aluntino ha sulle proprie spalle circa 280 euro!

Calcoli economici a parte, ciò che merita di essere sottolineato è la straordinaria facilità e la disinvoltura con la quale il nostro comune accede a prestiti e mutui.

Ultime in ordine cronologico sono la delibera n° 192 con la quale si chiede un prestito di 18.287 euro per la "manutenzione straordinaria strada provinciale S.P. 160 tornanti all' interno del Comune".

Pochi giorni dopo si richiede un altro prestito di 86.000 euro per "manutenzione straordinaria Impianto di Illuminazione via cappuccini, c/da Landro, S. Marina, Genovese", e infine con la delibera n° 190 si chiede il prestito di 88.731 euro per "la realizzazione di bagni pubblici e cimitero".

Come direbbe Giorgio Mastrota possiamo pagare per 20 anni, ogni 6 mesi e tutto in 40 comode rate in quanto ogni prestito contratto ha la durata di 20 anni.

Tutto in regola ed alla luce del sole, ogni singolo prestito è autorizzato dalla CDP (la cassa depositi e prestiti), e ha il sigillo della certificazione del Revisore dei Conti.

La delibera n° 189 chiede il prestito di 34 mila euro per "l' intervento sulla rete idrica per antincendio in c/da Badia".

La propensione di questa amministrazione a contrarre debiti non si ferma certo a questi esempi.

Dal 2007, anno in cui siamo nel mezzo dei fasti e lussi delle notti bianche e cantanti napoletani il comune contrae un mutuo di 49.000 euro che scadrà nel 2017 ad un tasso del 4,67%.

Nel 2008 anno delle sagre e delle magnifiche calate di maccarruna si accede ad un altro mutuo, questa volta l'interesse annuo è al 4,12% e si calcola di un rimborso anuale di 40 mila euro con scadenza decennale.

Tutto autorizzato e tutto certificato dagli organi di controllo preposti.

Il risultato è che il plafond disponibile di ogni comune dal quale poter attingere e contrarre prestiti in eventi straordinari ed emergeziali risulta essere vuoto e se malauguratamente un'altra frana paralizza una strada vi sono pochissimi strumenti finanziari ai quali ricorrere.

In tempi di sconvolgimenti finanziari ed economici anche i comuni hanno dovuto subire radicali cambiamenti nelle proprie possibilità di spesa.

Con le nuove novità introdotte dalla manovra finanziaria si danno ai Comuni più poteri in materia di lotta all'evasione fiscale e il così chiamato federalismo demaniale ovvero la possibilità di vendita da parte del comune dei propri immobili (in realtà prima vietato poichè sottoposti al vincolo demaniale, cioè dello Stato).

Sulla vendita di immobili l'anno scorso il comune ha incassato 40,000 euro, una cifra relativamente scarsa per un contesto relativamente poco "ricco".

Sulla lotta all'evasione la misura pensata è quella di condividere una percentuale di introiti che il comune riesce a far emergere, una sorta di compartecipazione al gettito scoperto applicando il principio: più il comune lavora ed accerta l'evasione più soldi avrà.

Un compito non facile per nessuna amministrazione ma i tempi stringono e le finanze piangono. Riusciranno i comuni a creare una sorta di Ufficio Recupero Crediti dove si dovrebbe occupare di recuperare i crediti che l'amministrazione vanta nei confronti di terzi?

Potrebbe essere una soluzione?

Quanti sacrifici in termini sociali e politici i cittadini e gli amministratori dovranno subire per ottemperare a questo nuovo principio fiscaltremontiano?

Tornando alla nostra facilità tutta Aluntina nel contrarre prestiti e mutui, lasciando la figuraccia che abbiamo fatto davanti agli organi di informazione per le presunte generose consulenze elargite nel corso degli anni, vale la pena ricordare che questi mutui rappresentano una boccata di ossigeno alle nostre finanze nel medio periodo perchè permettono investimenti senza i quali non sarebbero potuti essere fatti.

Ciò significa lavoro, occupazione, consumi. Nel medio periodo va bene ma nel lungo termine?

Può il nostro comune sopportare il peso di 600 mila euro all'anno (nel 2009 sono stati 700.239 euro) di interessi?

Questi soldi che vengono a mancare rappresentano una partita di giro (o una presa in giro come dir si voglia): soldi che escono in interessi, soldi che entrano in investimenti e finanziamenti.

Ma la somma non fa zero e il pareggio di bilancio è solo un miraggio.

La verità è che poi per costruire od asfaltare una strada di campagna in più mancano i soldi per un'emergenza, un asilo nido con personale, un progetto turistico credibile e programmato, delle strutture ricettive in grado di sostenere la domanda turistica, dei servizi in grado di accompagnare e indurre in turista a rimanere e a spendere, un 'imprenditoria giovanile pronta a scommettere su se stessa, un piano urbanistico arredato e coordinato tra i vari esercenti.

Tutto questo è possibile con una classe dirigente lungimirante, noi ci ritroviamo una classe dirigente fatta di persone con esperienza, che affonda la propria passione politica nelle radici delle sezioni di partito, persone serie, padri di famiglia, conoscitori nel proprio piccolo dei meccanismi delle conoscenze a livello regionale/provinciale, nel modo di poter attirare un finanziamento, nel modo di corteggiare il potere, nella capacità di stabilire relazioni personali ed istituzionali con i centri del potere decisionale.

Il vessillo sul quale hanno scritto la loro propria forza politica era la parola magica: Esperienza; Cosa potevamo fare noi di fronte all'esperienza che includeva conoscenza, capacità di affrontare emergenze, testa sulle spalle, tempo a disposizione, impegno e sacrificio, rete di amicizie, agganci, onorevoli ministri, onorevoli segretari delle sezioni di partito, anni di amministrazione alle spalle: esperienza e finanziamenti a pioggia.

Tempo fa questa nuova rinascita dell'azione amministrativa si chiamava finanza elettorale, ci si accinge a votare di nuovo ed improvvisamente si da una tinteggiatura alle ringhiere e ai pali dell'illuminazione elettrica.

Nello stesso tempo ci ritroviamo con mutui e prestiti che graveranno sulle spalle nostre e delle future generazioni con bilanci pubblici dilapidati.

Certo non è il film che ci avevano raccontato di girare a San Marco, in questo modo siamo capaci tutti, perchè un conto è amministrare facendo debiti un altro amministrare avendo debiti.

Si pensa che chi verrà dopo pagherà come si è sempre fatto: prima o poi quando si firma una cambiale finisce la vacanza e arriva la scadenza!

Forse in cuor loro non si è più sicuri di esserci di nuovo e su questo l' amministrazione si comporta come Saddam Hussein che bruciava i pozzi di petrolio prima dell' invasione degli americani...









8 commenti:

  1. certo il fatto di chiedere continuamente prestiti non e' positivo,ma soprattutto non e' il comportamento che dovrebbe tenere un'amministrazione che dice di avere esperienza,mi auguro che l'amministrazione che verra'stia piu attenta in questo campo e cerchi di finanziare opere che abbiano anche un minimo di tornaconto...

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  2. la metafora dei pozzi di petrolio è fantastica!

    ciao e un saluto da San Marco d'Alunzio.

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  3. Che schifo!
    Però ammetto che i maccarruna ni manciammu tutti e ni piacieru puru!
    A saperle prima queste cose magari qualcosa si sarebbe potuto fare....A proposito cosa si può fare?Mica sono dei sovrani indiscussi che possono decidere di indebitare tutti senza scrupoli!!!

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  4. ............Niente da fare ,cari amici.Qualcuno mi ha più volte ripetuto,ed anche molto seriamente convinto,che per i prossimi dieci ( 10 ) anni esclusi ovviamente questi,ci saranno sempre loro a governare " Palazzo Chigi "......quindi.!!! Quindi cuore in pace e guai a replicare.Altro che Iran, dove ad un anno dalle elezioni farsa ,non hanno potuto scendere in piazza a manifestare contro il governo...!
    P.S. Come diceva il grande Totò.." ed io pago".
    Saluti N.B.V.

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  5. non amo prendere in giro la gente15 giugno 2010 alle ore 12:32

    che bello amministrare, facendo debiti....(un anno prima dell' elezioni).
    dovè la loro l'esperienza?
    aaaaaaaaaaaaaaaa è quella di mettere la pentola sopra, di elogiarsi, di prendere per il culo la cittadinanza, di far credere alla gente che l'asino vola.
    cmq cerchiamo noi aluntini di svegliarci,perchè non siamo in dittatura e non possiamo farci governare da gente rozza, presuntuosa e arrogante.
    è un invito per le prossime amministrative, diamo una svolta a san marco.
    Sono passati 4 anni, dove tutti critichiamo l'operato amministrativo, (nienti gliannu fattu)ora si avvicinano l'elezioni e loro fanno debiti per cercare di fare qualcosa.
    Tanto chi verrà dopo di loro li salderà, a loro non importa, importante farsi belli proprio all'ultimo anno del mandato così fanno capire alla gente che loro hanno fatto tanto (debiti) per san marco. La solita presa per il culo, e al solito noi aluntini siamo sempre li a votarli. (tranne io)

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  6. non amo prendere in giro la gente ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "TUTTI I DEBITI DELL'AMMINISTRAZIONE":

    che bello amministrare, facendo debiti....(un anno prima dell' elezioni).
    dovè la loro l'esperienza?
    aaaaaaaaaaaaaaaa è quella di mettere la pentola sopra, di elogiarsi, di prendere per il culo la cittadinanza, di far credere alla gente che l'asino vola.
    cmq cerchiamo noi aluntini di svegliarci,perchè non siamo in dittatura e non possiamo farci governare da gente rozza, presuntuosa e arrogante.
    è un invito per le prossime amministrative, diamo una svolta a san marco.
    Sono passati 4 anni, dove tutti critichiamo l'operato amministrativo, (nienti gliannu fattu)ora si avvicinano l'elezioni e loro fanno debiti per cercare di fare qualcosa.
    Tanto chi verrà dopo di loro li salderà, a loro non importa, importante farsi belli proprio all'ultimo anno del mandato così fanno capire alla gente che loro hanno fatto tanto (debiti) per san marco. La solita presa per il culo, e al solito noi aluntini siamo sempre li a votarli. (tranne io)

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  7. Ragazzi,mi fa piacere che avete interesse della vita politica del vostro paese e quindi del futuro.Vi consiglio da persona grande di confrontarvi senza solo giudicare,perchè è con il dialogo che si affrontano i vari problemi e si cresce socialmente,siamo un paese libero,cerchiamo di sfruttare al massimo la libertà e mantenerla sempre.Amministratori date spiegazioni e certezze ai nostri giovani.........

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  8. aspetto con ansia il resoconto di quello che l'amministrazione comunale ha fatto in questi 5 anni!!!! quel poco che hanno fatto, l'hanno fatto MALE e, come giustamente scrive il nostro compaesano,facendoci indebitare!!!!!

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